Bisceglie, 30 settembre 2017, incontro dibattito “A Cinquecento anni da Lutero: 31 ottobre 1517-31 ottobre 2017”
La conversazione intende divulgare ad un pubblico di non addetti ai lavori le conseguenze derivate dalla protesta luterana di cinquecento anni fa. A partire da quegli anni l’Europa conobbe una spaccatura profonda che non riguardò soltanto gli aspetti religiosi e le teorizzazioni di natura prettamente teologica, ma sconfinò sul piano pratico influenzando modi di pensare e comportamentali. Senza averne piena consapevolezza, l’adesione al credo protestante o a quello cattolico condizionò e, forse, continua a condizionare la quotidianità delle popolazioni che allora aderirono a quelle diverse forme di credo religioso e delle aree geografiche in cui quelle idee si radicarono.
Scarica programma
Scomparsa prof. Antonio Cestaro 10 agosto 2017
Il 10 agosto è venuto a mancare a Battipaglia il Prof. Antonio Cestaro. Della scomparsa è stata data immediata notizia all’Associazione, della quale fin dalla fondazione, nel 1983, il prof. Cestaro è stato Segretario Generale. Il primo intervento apparso sulla stampa dopo il comunicato diffuso all’ANSA, tramite il MIBACT, da Giampaolo D’Andrea, è stato del socio Rocco Brancati, che così Lo ha ricordato:
“Addio al professor Antonio Cestaro, storico e docente universitario fondatore del Centro Studi per la Storia sociale del Mezzogiorno e dell’Area mediterranea lucano-salernitana. Aveva 93 anni. Cestaro docente di Storia Moderna e Storia Contemporanea nell’Università di Salerno ha insegnato anche nell’Ateneo lucano. Insieme al professor Gabriele De Rosa, Antonio Cestaro è stato uno dei grandi maestri di storiografia fin dal 1974 quando, insieme, istituirono il Centro Studi a Salerno e successivamente, l’Associazione a Potenza nel 1983. Nata come scuola di alta formazione per i giovani laureati lucani il Centro Studi divenne presto una vera e propria scuola di storiografia che ha formato diversi docenti universitari e studiosi. A lui si devono tanti corsi seminariali che hanno visto, nel corso degli anni, avvicendarsi illustri storici italiani e stranieri, in particolare la scuola francese di Emile Poulat, Jean Delumeau, Maurice Aymard ecc.
Fu, Cestaro, fautore di una metodologia di respiro europeo incentrata sulla ricerca delle fonti archivistiche pubbliche e private con una particolare attenzione verso gli archivi parrocchiali e diocesani che fino ad allora erano stati trascurati. Si cominciò a leggere le “relationes ad limina” dei Vescovi per cogliere alcuni aspetti della storia locale che, in molti casi, furono delle documentazioni di prima mano, utilizzate per analizzare più nel profondo l’evoluzione delle comunità meridionali. Fondamentali sono, solo per citarne alcuni, i suoi saggi su “Pasquale Saraceno e la Basilicata”, sul giornale “La Discussione 1873-1904″, su “Raffaele Ciasca tra meridionalismo ed europeismo”, o “La Storia del movimento cattolico in Italia” e “Il Partito Popolare nel Mezzogiorno”.
Dell’11 agosto è l’intervento di Giuseppe Maria Viscardi sull’edizione nazionale de “Il Mattino”, che si riporta integralmente in questo sito, nella sezione “Rassegna stampa” insieme con gli interventi che hanno fatto seguito su altre testate.