Il 1° gennaio scorso, in Roma, è venuto a mancare il filologo, linguista e paleografo Rino Avesani, insigne studioso della lingua e della scrittura dei codici della letteratura latina medievale e del primo Umanesimo. Era nato a Verona, il 14 settembre 1931. Ha insegnato Letteratura umanistica, Paleografia e Diplomatica dal 1970 al 1976 all’Università degli studi di Macerata, dove è stato anche Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia (1974-1976), poi dal 1976 al 2006 è stato docente di Filologia medievale e umanistica e Lingua e letteratura latina medievale nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma, della quale è diventato Professore emerito. Autore di fondamentali studi sulla storia della scuola dal Medioevo al Rinascimento, su Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, oltre che socio della catalana Reial Acadèmia de Bones Lletres di Barcellona, è stato membro dell’Associazione “Don Giuseppe De Luca” di Roma, e ha diretto, col collega Paolo Siniscalco (1931-2022), dal 2004 al 2011, l’«Archivio italiano per la storia della pietà», fondato, nel 1951, da De Luca.
Nella nostra rivista ha pubblicato un bellissimo, struggente ricordo di Maddalena (Nuccia) De Luca, sorella di don Giuseppe: R. Avesani, Ricordo di Maddalena De Luca, zia Nuccia, in «Rassegna storica lucana. Bollettino della Associazione per la storia sociale del Mezzogiorno e dell’area mediterranea», a. XXIX (2009), n. 49-50, pp. 249-253; ripubblicato in R. Avesani, Per doverosa memoria. Campana, Battelli, Billanovich, Kristeller e altri amici, Macerata, EUM, 2015, pp. 157-161.
Il Presidente Bruno Pellegrino e il Segretario generale Giuseppe Maria Viscardi ne ricordano con affetto la figura di illustre studioso e di amico premuroso.